“Miss Polly Had a Dolly” di Pietro Lafiandra, Flavio Pizzorno e Andrea Rossini ha partecipato al Concorso Corto metraggi Italiani al 41° Torino Film Festival. E’ il primo corto realizzato in Italia solamente affidandosi alla intelligenza artificiale.
Il processo creativo
Per “Miss Polly Had a Dolly“, il processo creativo partiva da degli input forniti dai registi per poi selezionare le opzioni che l’intelligenza artificiale proponeva. Da un’idea narrativa ispirata alla fantascienza, si arriva d un mondo anche esteticamente “artificiale” ma assolutamente reale, nel contesto della narrazione.
Le voci e i flashback
Anche le voci, create sulla base di quelle di Scarlett Johansson e Peter Weller (per omaggiare due film “futuristici” come “Her” e “Robocop“) e tutti i flashback assolutamente impeccabili che concludono il film sono stati pensati con l’intenzione di dimostrare quante sono le possibilità in mano a un creativo per inventare mondi e situazioni con l’intelligenza artificiale.
Plot
Nel deserto di Sonora, in un bunker adibito alla conservazione criogenica dei corpi defunti di alcuni milionari, due guardiani e amanti discutono dello stato di uno dei cadaveri: il marito di lei. Le immagini del corpo congelato in attesa che la tecnologia possa riportarlo in vita e le voci disincarnate dei protagonisti, prodotte attraverso l’intelligenza artificiale, generano uno spazio fantasmatico, un limbo in cui umano e macchinico sembrano confondersi nello stesso flusso di coscienza.