Francesco Ranieri Martinotti parla a Fred Film Radio della Dichiarazione dei cineasti. Alla Mostra del cinema di Venezia le associazioni italiane e francesi degli autori ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), 100autori, WGI (Writers Guild Italia), SRF (Société des realisatrices et réalisateurs de films) e ARP (Auteurs Realisateurs Producteurs) si sono incontrate, all’Italian Pavilion, per ribadire il ruolo dell’autore nel processo di creazione e realizzazione dell’opera e per solidarizzare con i loro colleghi americani che si battono per gli stessi principi.
La sopravvivenza creativa
“L’arrivo della matematica, prima con gli algoritmi e poi con l’intelligenza artificiale, sta cambiando tutto – spiega Martinotti – Vanno messe delle regole, perché gli autori devono continuare ad avere un ruolo importante. Riguarda la nostra sopravvivenza e quella della creatività nel sistema dell’audiovisivo e in tutti i campi dello spettacolo”.
Una battaglia che prevede dei punti essenziali
Al primo posto, dunque, il rispetto per la creatività. Ma sono molti i punti in cui bisogna intervenire. “Le sceneggiature non devono essere toccate senza l’autorizzazione – dice sempre Martinotti – Il cast deve essere una scelta del regista, non può essere imposto. I montaggi oggi vengono cambiati in base all’algoritmo, ma questo non è possibile. I compensi per gli sceneggiatori sono arrivati a livelli bassissimi”.
Uno sciopero è possibile anche in Italia
Vista la situazione in America, c’è il rischio che le proteste possano espandersi anche in altri Paesi dell’Europa, Italia compresa. “Gli scioperi si diffonderanno inevitabilmente, se non avremo risposte convincenti e eque”.