PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Enrico Vanzina, regista del film Lockdown all’italiana.
“Sì, è un film cattivo. I miei protagonisti sono dei ‘mostri’. Mostri che si fanno amare ma sempre mostri rimangono”. Commenta così il suo debutto alla regia, Lockdown all’italiana, Enrico Vanzina, un film che si ispira alle eredità di papà Steno e del fratello Carlo Vanzina, di recente scomparso e che punta a mostrare, senza mezzi termini, come questo periodo di lockdown che ci siamo lasciati alle spalle non è detto che ci abbiamo reso migliori. Una commedia amara e malinconica come nella tradizione della commedia all’italiana che Enrico Vanzina omaggia con quattro citazioni da scoprire. Il film, in sala dal 15 ottobre, era stato criticato proprio per il tema trattato e la presunta leggerezza. Enrico Vanzina smentisce queste malelingue e invita alla visione del film.
Lockdown all’italiana: Roma. Due coppie, che più diverse non potrebbero essere. Ezio Greggio, un avvocato, con sua moglie Mariella, Paola Minaccioni, una superficiale borghese. Vivono in un lussuoso appartamento del centro storico. Ricky Memphis, un tassista, con la sua compagna Martina Stella, commessa in un supermercato. Vivono in un modesto appartamento in periferia. Su Whats App, Minaccioni scopre che Greggio la tradisce con Martina Stella. E Memphis scopre che Martina Stella lo tradisce con Greggio. I due “traditori” vengono cacciati di casa. Ma è l’8 Marzo del 2020. In TV il Premier Giuseppe Conte annuncia a reti unificate che ha fatto scattare il Lockdown per problemi di Corona Virus. Chiusi negozi, attività, alberghi. Nessuno può spostarsi da casa propria. Ma soprattutto nessuno può uscire dal proprio comune. Adesso Greggio e Stella sono bloccati nelle case da dove erano stati buttati fuori. Per loro inizia una tragicomica convivenza con Minaccioni e Memphis, i loro Ex. Non vi sveliamo lo svolgimento di questa tragicomica convivenza. Ma possiamo anticipare che verranno trattati, in chiave leggera e divertente tutti i passaggi quotidiani che hanno caratterizzato la vita di tutti gli italiani. E non solo. Le mascherine, i guanti, le uscite per la spesa, le uscite in Farmacia, la passeggiatina con il cane, il jogging, le certificazioni, la voglia di mare, i terrazzi condominiali. E anche la difficoltà di capire cosa fare, come fare. I decreti insondabili. Lo smart working da casa. Le call via Skype. La palestra fatta in video. Il problema dei capelli per le donne. Ma è una commedia amara che tratta con rispetto e emozione il dramma che si vive fuori da quelle case. Vengono messi in scena le crisi di ansia, la paura, la dipendenza alle conferenze stampa sui dati giornalieri. Le giornate lunghe E la triste malinconia per gli anziani. Nel nostro racconto tutto questo è complicato dalla comica fatalità che ha lasciato unite due coppie scoppiate. Si massacreranno? Si ritroveranno? Diventeranno migliori o peggiori?
E se un weekend potesse riscrivere 15 anni di silenzio? Paternal Leave di Alissa Jung, è un viaggio intenso tra riconciliazione, emozioni e seconde possibilità.
Si è conclusa con successo la 38ª edizione del Bolzano Film Festival Bozen: dieci giorni di cinema, musica e incontri, oltre 6.000 spettatori e una forte presenza internazionale.