PODCAST | Angela Prudenzi intervista Luca Ferri e Andrea Mieli , regista e montatore del film Sì.
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Sì è il primo di cinque film sull’assenza. Tre linguaggi autonomi: la musica testamentaria del maestro Agazzi, le immagini dell’Archivio Prelinger e un testo del regista legato a ricordo di fanciullezza. Un affresco struggente e malinconico sull’esistenza, che rievoca Ja di Bernhard e asporta chirurgicamente ogni residuo di speranza e di riscatto. L’uso del materiale di repertorio
Sì: Un signore di mezza età osserva una serie di immagini enciclopediche della creazione del cosmo, nelle quali l’essere umano è assente, se non per alcune sue opere e rovine. Addormentatosi, cullato da una réclame, precipiterà in un incubo di cacciatori artici intenti a uccidere orsi polari. Nel mentre, due brani di musica contemporanea del maestro Agazzi e un testo riferito a un episodio di suicidio realmente accaduto nella fanciullezza del regista ci invitano a “scrivere una volta, cancellare due volte”.
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