Dal 16 al 24 gennaio 2025, il Trieste Film Festival torna con la sua 36° edizione, confermandosi un punto di riferimento per il cinema dell’Europa centro-orientale. Diretto da Nicoletta Romeo, questo prestigioso appuntamento cinematografico offre una finestra privilegiata su storie, autori e tematiche che esplorano i confini geopolitici e culturali dell’Europa e oltre. FRED Film Radio è orgogliosa di essere media partner ufficiale dell’evento.
Un viaggio tra passato e presente
Con oltre 130 film in programma, tra anteprime italiane ed eventi speciali, il Trieste Film Festival affronta temi attuali e storici. In particolare, quest’anno la manifestazione si concentra sul passato recente dei Balcani, dagli anni Novanta ad oggi, offrendo uno sguardo intimo e potente sui cambiamenti sociali e culturali della regione.
“Il tema della famiglia e dei legami familiari è il filo conduttore che attraversa molti dei film di questa edizione,” spiega la direttrice Nicoletta Romeo. “Dalle famiglie disfunzionali a quelle queer, fino a quelle allargate o bigotte, il festival esplora come questa istituzione archetipica possa rappresentare tanto un rifugio quanto una prigione, specialmente in società frammentate.”
Sezioni competitive e proiezioni speciali
Il Trieste Film Festival si articola in tre concorsi internazionali dedicati a lungometraggi, documentari e cortometraggi, ospitati presso il Politeama Rossetti, il Teatro Miela e il Cinema Ambasciatori. Tra i film in gara, spiccano titoli come:
- “Toxic” di Saulė Bliuvaitė, vincitore a Locarno, che indaga il ruolo del corpo femminile nella moda.
- “Fekete Pont (Lesson Learned)” di Bálint Szimler, una riflessione sul sistema scolastico ungherese.
- “Three Kilometres to the End of the World” di Emanuel Pârvu, candidato romeno agli Oscar.
Tra le proiezioni speciali si segnalano:
Nuove sezioni e retrospettive
Quest’anno debutta la sezione Visioni Queer, curata da Giuseppe Gariazzo, che esplora i diritti LGBTQ+ nei Paesi orientali e balcanici. Tra i titoli, il documentario kosovaro “As I Was Looking Above I Could See Myself” e il nord-macedone “Housekeeping for Beginners” di Goran Stolevski.
La retrospettiva “La guerra è finita?” celebra l’80° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, riflettendo sull’eredità del conflitto. Non mancano appuntamenti come il Premio Corso Salani e il TSFF dei Piccoli, dedicato ai più giovani.
Uno sguardo all’attualità
Il Trieste Film Festival affronta anche temi contemporanei con film come “The Invasion” di Sergei Loznitsa, che documenta la lotta dell’Ucraina contro l’invasione russa attraverso immagini e testimonianze inedite, “Under the Volcano” di Damian Kocur, un profondo studio sulle conseguenze della guerra, esplorando l’impatto psicologico e sociale sui sopravvissuti, e “Echoes of Silence” di Jana Novak, che analizza il dramma dei rifugiati attraverso storie di speranza e disperazione. Inoltre, il documentario “Shadows of the Future” di Tomasz Kowalski indaga sulle crisi ambientali globali e le loro ripercussioni nei Paesi in via di sviluppo.
Questi titoli offrono un’importante riflessione sulla resilienza umana e le complessità dei conflitti moderni. Questi titoli offrono un’importante riflessione sulla resilienza umana e le complessità dei conflitti moderni.
Eventi collaterali
Accanto alle proiezioni, il Trieste Film Festival offrirà una serie di eventi collaterali, incontri con i registi e performance dal vivo. Tra queste, la proiezione del film muto “The Pearl of the Ruins” di Giovanni Vitrotti, accompagnata al pianoforte da Andrej Goričar. Inoltre, sarà possibile partecipare a una tavola rotonda sui diritti LGBTQ+ nei Balcani, moderata dal critico cinematografico Giuseppe Gariazzo, e a un workshop di cinema per ragazzi organizzato in collaborazione con il TSFF dei Piccoli. Non mancheranno installazioni artistiche ispirate ai film in programma, come la mostra interattiva “Immagini di Resilienza” presso il Teatro Miela.
Per scoprire tutto il programma visitate il sito del Trieste Film Festival.